L'ALTARE DEL PASSATO
mi sono spezzata la gamba. Ha anche una moglie e una bimbetta ... - Com'è la moglie? - Come vuoi che sia? Sembra una signora delle nostre, un po' nera ...
L'ALTARE DEL PASSATO
precipita. Il Palazzo Madama è come una sintesi di pietra di tutto il passato torinese, dai tempi delle origini, dall'epoca romana, ai giorni del nostro
L'ALTARE DEL PASSATO
intorno, sopprimere con un batter delle ciglia tutte le altre signore. Seminuda, come consente la rigidità inglese nei convegni mondani, con i fianchi
L'ALTARE DEL PASSATO
distinguerle nel caos delle stazioni e dei porti, perdute le pelli di tigre, di pantera, di pitone, le spoglie di paradisee: ottocento paradisee della Nuova
L'ALTARE DEL PASSATO
ricco, pieno di speranze, adorato da una sposa che adorava: una piccola italiana dell'Argentina: svelta, aggraziata, vivace come una polledra delle sue
L'ALTARE DEL PASSATO
sull'ultimo ponte, mi rifugio nel piccolo ballatoio a grate, sospeso fuori della nave, tra l'infinito delle acque e dei cieli. - Un amore ... Come
L'ALTARE DEL PASSATO
Sul colle delle Maddalene, dominante Torino, in un cascinale che fu già una villa antica, io sto supplicando, senza speranze, una contadina sorda ad
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dello Spazio? Perchè ridete? No, non ridete, caro! Non farò della teosofia. So che la detestate. Vorrei farvi parte delle cose che sono il mio bene, ecco
L'ALTARE DEL PASSATO
convegno di caccia, mi dissetai al Passatempo delle Dame. Malinconia non traducibile di quel passato, quando la Corte Sabauda aveva qui la sua sede
L'ALTARE DEL PASSATO
presso una delle finestre che dànno sul Po e vidi la Marchesa scendere le scale, accennare la barca reale dov'erano il Duca, il Conte Rebaudengo e un
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colpo leggiero, ma secco, quasi propagasse al legno la malignità delle sue nocche ossute. Ma la cosa terribile in quella virago era la bocca. Ancor oggi
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confessabili - aizzare la servitù, spellare il pollame nelle capponaie, colpire con il Flobert gli antenati delle vecchie tele, tormentare la zia Ernesta, la
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parte delle ballerine d'alto rango aveva coronata la sua vita di falena spensierata e vagabonda con un blasone autentico. Il che le faceva indulgente
Accademia della crusca
